Api affamate, imboccate con biberon di sciroppo di zucchero

Il clima pazzo ha mandato in tilt le fioriture e ridotto alla fame almeno 50 miliardi di api lungo il territorio nazionale, con gli apicoltori costretti ad alimentarle negli alveari con sciroppi a base di zucchero per farle sopravvivere.

Giornata mondiale delle apiGiornata mondiale delle api

È l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione della Giornata mondiale delle api istituita dall’Onu, che si festeggia il 20 maggio in tutto il mondo. «Quest’anno però l’inverno bollente e la primavera segnata da ripetute gelate – spiega la Coldiretti – hanno creato in molte regioni gravi problemi agli alveari con le api che non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare, a causa delle basse temperature che hanno danneggiato i fiori».

Imboccate col biberon

Il troppo caldo d’inverno e il troppo freddo a primavera, con questo maggio che ha assomigliato a novembre, hanno colpito le piante in piena fioritura con pesanti conseguenze sul raccolto di miele. Non solo: la pioggia ed il forte vento hanno ostacolato l’attività di bottinatura cioè la raccolta di nettare e polline delle api. Così per salvarle ci hanno dovuto pensare gli agricoltori, spiega la Coldiretti. Hanno dovuto  somministrare alle api sostanze zuccherine. Un intervento straordinario e costoso, come sottolinea l’associazione , attuato con «biberon» di sciroppo a base di zucchero o miele distribuiti negli alveari. Solo così  possono consentire la sopravvivenza degli sciami e delle stesse regine che non possono più contare sui rifornimenti interni a causa della carestia da clima pazzo.

Senza polline… niente frutta!

«Le difficoltà delle api – continua la Coldiretti – sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che questi insetti contribuiscono all’impollinazione». L’associazione spiega che in media una singola ape  visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di esplorazioni floreali per produrre un chilogrammo di miele. Questo cosa significa per noi? vi domanderete… Dall’impollinazione dalle api dipendono, in una certa misura, ben 3 colture alimentari su 4, come mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri e i meloni secondo la Fao.  Ma l’impollinazione è fondamentale anche per la conservazione della natura!

Il miele italiano

Intanto però in Italia si compra sempre più miele. Il  13% in più nel 2020. Ma sugli scaffali dei supermercati italiani più di 1 vasetto di miele su 2 viene dall’estero a fronte di una produzione nazionale stimata pari a 18,5 milioni di chili nel 2020. E spesso, dice la Coldiretti, sono prodotti di  bassa qualità. «Il miele prodotto in Italia, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l’etichetta».

Saper leggere l’etichetta del miele

La  parola Italia deve essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale. Se il miele proviene da più Paesi dell’unione Europea, l’etichetta – continua la Coldiretti – deve riportare l’indicazione «miscela di mieli originari della Ce». Se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta «miscela di mieli non originari della Ce». Mentre se si tratta di un mix va scritto «miscela di mieli originari e non originari della Ce».

In Italia 60 tipi di miele

«In Italia esistono più di 60 varietà di miele a seconda del tipo di ‘‘pascolo’‘ delle api.

Dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino.

Secondo elaborazioni sui dati del rapporto dell’Osservatorio nazionale miele in Italia ci sono 1,6 milioni di alveari curati da circa 70mila apicoltori dei quali oltre 2 su 3 sono hobbisti che producono solo per se stessi.


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1 commento su “Api affamate, imboccate con biberon di sciroppo di zucchero”

  1. Povere api, per il brutto clima pazzo non hanno avuto molto cibo!
    Hanno dovuto accontentarsi della sostanza creata dagli apicoltori.

    Mi ha interessato sapere di più su l’etichetta del miele!

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