PARIGI – «Quindici giorni senza compiti a casa. A partire da lunedì». I genitori della Francia guidano un singolare boicottaggio, quello contro «l’inutilità e l’ingiustizia» dei doveri scolastici assegnati ai bimbi delle elementari.
Hanno lanciato prima un appello pubblico lo scorso 15 marzo, poi hanno caldeggiato la protesta attraverso un blog raccogliendo 22 mila adesioni e infine avviato la sospensione degli esercizi assegnati dalle maestre da fare a casa, i cui benefici non sono mai stati provati scientificamente e che anzi, spesso provocano litigi tra genitori e figli.
Tante mamme (senza più il tempo che avevano le loro di seguire i bambini nei compiti a casa) hanno usato il blog come spazio di sfogo.
In Francia poi esiste una legge del 1956 che vieta agli insegnanti di assegnare compiti a casa ai bambini delle scuole primarie.
Ma i maestri caricano egualmente di compiti gli alunni. Secondo Jean-Jacques Hazan, presidente del Fcpe «è in classe che tutto dovrebbe essere portato a termine, sono i professori che devono far lavorare i nostri bambini e sono loro che li devono aiutare se non sono in grado di fare gli esercizi».
La questione non è nuova, tanto che tempo fa un sondaggio di Skuola.it aveva rivelato che la metà degli studenti – a casa – copia i compiti da altri. Le posizioni sono le più diverse. Da una parte genitori esasperati, dall’altra insegnanti che continuano ad assegnare i compiti. Senza parlare poi degli educatori o degli psicologi le cui teorie sono le più diverse.
Io penso che i compiti,non troppi,siano utilissimi!!
Io sono d’accordo perché già a scuola lavoriamo molto e poi ci obbligano a raggiungere compiti !!